Vitulano

Vitulano è un comune italiano di 3.029 abitanti della provincia di Benevento in Campania.

Geografia fisica

Dista circa 18 km dal capoluogo di provincia.

È situato in una conca tra le pendici del massiccio Taburno Camposauro, tra il monte Caruso (o monte San Michele), il monte Pentime, il Camposauro, e il Pizzo Capone .

Il suo patrono è San Menna eremita (divenuto protettore del paese agli inizi del XVIII secolo) vissuto nel VI secolo, invocato per il latte materno da parte delle donne che ne erano sprovviste.

Il Comune è formato dai casali: Capo Vitulano, Vennerici, Mattaleoni e Vallicelle, Taborni, Santa Croce e Palmieri, Iadonisi, Bracanelli, Piazza, Fontana, Tammari e Santa Maria, San Pietro in Cortedonica e Cerrilli, Lambicco, Case Sparse e Ponterutto, Mercuri, Pietremili, Fuschi di Sopra e di Sotto, Rosi, Calci, Santo Spirito e Mantelli.

Il suo territorio rientra nel “Parco regionale del Taburno Camposauro”.

A valle dal monte Pentime e Camposauro scendono quattro sorgenti perenni: Fontana Reale, Cortedonica, Fuggiano e San Pietro.

In contrada Santo Stefano, vi sono le sorgenti della “Fontana delle Chianelle” del ” Vallone” e degli “Uccelli”

La sorgente di “Cortedonica” raccolta in due grandi serbatoi, è quella che disseta l’intero paese.

La fontana più celebre della zona è quella detta “‘U Riale”, forse perché sorpreva nei pressi di una residenza nobiliare. Alcuni anni fa, durante i lavori per la costruzione delle abitazioni site nella zona del Castello, furono rinvenuti dei resti archeologici che facevano pensare appunto ad un castello che avesse dato il nome alla zona. I reperti furono immediatamente distrutti per permettere la costruzione delle abitazioni. Nei pressi della Fontana Reale, inoltre, vi era l’antica conceria della famiglia “Iadanza”, e lungo il vallone vi erano molti mulini ad acqua.

Il paese ha una superficie agricola utilizzata in ettari (ha) 577,37 (aggiornato al 2000) (Camera di Commercio di Benevento, dati e cifre, maggio, 2007).

Economia

Vi si estrae una varietà di marmo (“marmo di Vitulano” o “lumachella di Vitulano”), che si caratterizza per le venature rosse, utilizzato nella Reggia di Caserta e nel Cremlino di Mosca.

Clima

Il clima è fresco d’estate per la posizione alle falde del Camposauro, mentre d’inverno il clima e mediamente rigido con nevicate non molto frequenti a causa della sua posizione ad ovest dell’appennino, e quindi sottovento alle correnti fredde provenienti da nord nord-est. Nevicate abbondanti invece si hanno in occasioni di correnti provenienti da nord-ovest, a causa dell’assenza di ostacoli orografici.

Cenni Storici

L’abitato è menzionato per la prima volta nel IX secolo con il nome di “Biturano”.

In origine era costituito da più casali dipendenti dalla città “Tocco”.

Nel 1437 fu teatro di scontri tra Aragonesi ed Angioni. Fu occupato per poco tempo dai francesi di Carlo VIII quando cercarono di occupare Benevento. Sotto gli Aragonesi fu dato in feudo agli Acquaviva, quindi successivamente passò ai Carafa, ed ai D’Avalos, fino al 1806.

Nel XV secolo Vitulano cominciò ad accrescere la propria popolazione a spese dell’abitato di Tocco.

Nel 1595 fu costituito il cosiddetto “Stato di Vitulano”, che comprendeva 20 casali (dodici dei quali appartenevano all’università di “Santa Maria Maggiore” e gli altri otto a quella di “Santa Croce”). Nello stesso periodo, a metà strada tra la chiesa di Santa Maria Maggiore e Santa Croce, fu costruita la chiesa collegiata della SS. Trinità, segno di unità dei vitulanesi.

Nel 1832 le due università di “Santa Croce” e “Santa Maria Maggiore” furono riunite per formare un comune con nome odierno di Vitulano.

Antichità: nel suo territorio sono state trovate alcune iscrizioni romane, tra cui una ad un Q.Caucius beneventano, donde la fraz. dei Cauci (che gli amministratori hanno ironicamente italianizzato in “Calci”).

Personaggi legati al comune

  • Andrea e Francesco Genzale, giureconsulti a Napoli, morti nella congiura di Masaniello (1647);
  • Gennaro e Biagio Cusano, professori di diritto in Napoli,
  • Marcello Papiniano Cusano, nato a Frasso Telesino il 17 febbraio 1690, nipote dei precedenti, professore di diritto canonico a Torino e a Vienna, e quindi arcivescovo di Palermo e viceré di Sicilia (1754);
  • Vescovo Luca Mazzella
  • Cardinale Camillo Mazzella, gesuita, illustre teologo neo tomista.

Prodotti tipici

Tra i prodotti tipici vi sono un formaggio pecorino, il vino (aglianico di Carpineto), l’olio d’oliva e i dolci a base di castagna.

[Fonte: Wikipedia]