Montesarchio

Montesarchio è un comune italiano di 13.669 abitanti della provincia di Benevento in Campania.

Geografia fisica

Situato 18 km a sud-ovest del capoluogo, nella Valle Caudina, ai piedi del monte Taburno. Il Comune è stato fregiato del titolo di città con il decreto del Presidente della Repubblica del 31 luglio 1997.

Dominano sulla città il Monte Taburno e la collina, denominata Torre, riprendendo il nome del monumento che da secoli la domina, la Torre di Montesarchio, appunto, vi si erge. Oltre alla torre, la collina ospita un castello e, più in basso sulla collina, le due parti della città vecchia, il lato vetere e il lato novo. La collina domina una vasta pianura dove la città si è espansa negli ultimi decenni. In città si trova anche un piccolo laghetto ed un torrente, denominato Tesa, già fiume immissario del Volturno. Inoltre nella periferia vi è un’importante strada comunicazione che conduce sul monte Taburno e ai borghi situati ai suoi piedi, denominata via Vitulanense, in contrada Monaca.

Storia

Antichissime sono le origini del comune: la città sannitica di Caudium, infatti, ricordata per le Forche Caudine, sorgeva probabilmente sul promontorio naturale dell’attuale Montesarchio. Anche i Romani si servirono di tale luogo fortificato ed il nome Monsarcis (monte fortificato) pare sia alla radice dell’attuale denominazione.

Nel VII secolo il longobardo Arcolo, vassallo del principe Fernando, qui trovò riparo ed organizzò un attacco contro l’esercito di Carlo Magno.

In tale occasione il luogo venne ulteriormente fortificato con la costruzione della Torre, che dà il nome proprio alla collina che domina la città.

Successivamente fu costruito il Castello, che fu però distrutto dai Normanni.

Il trasferimento della popolazione verso la montagna determinò la costituzione, ai lati del castello e della torre, di due borgate protette da mura: lato nuovo (normanna) e lato vetere (longobarda).

Nel secolo XV il Castello fu ricostruito,tuttavia, nonostante che la primitiva fabbrica sia stata quasi del tutto alterata, qualche traccia dell’opera originaria rimane nel basamento di grandi blocchi squadrati a filari paralleli, e nelle aperture a bocca di lupo ai piedi della muratura. Anche il sistema difensivo ci è pervenuto nel suo aspetto originario.

Il Castello, che si articola attorno ad un cortile interno con una pianta irregolare, nonostante i numerosi rimaneggiamenti rimane uno dei migliori esempi di architettura militare della Campania.

Del XVII secolo è la Chiesa di San Francesco, opera di Luigi Vanvitelli, direttore dei lavori per la Reggia di Caserta. Il castello e la torre furono destinati a prigioni di stato durante il regno di Ferdinando II di Borbone: nella torre vi furono rinchiusi patrioti napoletani tra cui Pironti, Nisco e Carlo Poerio.

Successivamente il centro abitato si sviluppò verso la pianura.

Dominio Feudale

Manfredi di Sicilia lo diede ad un Giacomo D’Aquino (XIII secolo), passò successivamente ai Della Leonessa ,ai Caracciolo, ai Carafa ed ai D’Avalos, che lo tennero fino all’abolizione della feudalità (1805).

Personaggi legati al comune

  • Frate Arcangelo da Montesarchio, storico;
  • Carlo Crisconio, storico;
  • Giuseppe Perrillo, poeta ed oratore;
  • Giuseppe Maturi, giureconsulto ed ambasciatore;
  • Francesco Quarantiello, archeologo e grecista;
  • Lorenzo Palomba, medico e naturalista;
  • Nicola De Simone, chirurgo e scrittore;
  • Francesco Melillo, filosofo;
  • Gennaro Papa, avvocato ed ex deputato;
  • Rino Oliva, cantante, ambasciatore canoro della città di Montesarchio nel mondo

Geografia antropica

Frazioni

  • Varoni
  • Cirignano
  • Tufara Valle

Le prime due, Varoni e Cirignano, erano comuni autonomi, che furono aggregati al Comune di Montesarchio nel 1867.

La città fa parte della Comunità Montana Zona del Taburno, della Regione Agraria n. 3 – Monti del Taburno e del Camposauro e del Parco del Taburno-Camposauro.

Infrastrutture e trasporti

La città è attraversata dalla Strada Statale 7, e per questo si sono avuti problemi riguardo al traffico. La questione è stata parzialmente risolta con la costruzione di una variante che limita il traffico in transito per la città, soprattutto per i mezzi pesanti, per cui vige il divieto di transito per il centro abitato.

Oltre alla statale 7 la città costituisce un vero e proprio centro di collegamenti:dalla città infatti parte la strada provinciale che porta ad Avellino (Via San Martino); la strada che porta a Cervinara (Via Cervinara) e la strada che collega ai comuni di Vitulano, Tocco Caudio, Campoli del Monte Taburno e altri (Via Vitulanese).

Inoltre il comune ha attivato un servizio di trasporto urbano (un pullman che collega le varie aree della città).

Economia

Oggi il Comune è un importante centro agricolo e industriale (lavorazione del tabacco e materiali da costruzione). Molto sviluppata dal punto di vista commerciale e imprenditoriale vantando un gran numero di negozi, imprese e sportelli bancari. È inoltre il centro della movida caudina con i suoi molteplici locali e la famosa “piazzetta”.

Istruzione

La città è sede di due circoli didattici, di una grande scuola media la quale partecipa alla “Fragola” il giornalino sia cartaceo che web promosso da Kataweb. Per quanto riguarda l’istruzione secondaria, la città è sede di tre licei (Scientifico,Psico-Pedagogico,Linguistico), due istituti pubblici(Istituto professionale e Alberghiero) e uno privato(Istituto Montessori con vari indirizzi di studio).

Luoghi di interesse

Verso la fine dell’Ottocento sono state rinvenute un gran numero di iscrizioni romane ed altre anticaglie di origine sannitica.

La famosa Rocca dei D’Avalos, convertita dai Borboni in prigione di stato.

Da ricordare poi l ‘Abbazia di San Nicola, chiesa di San Francesco, chiesa della SS Trinità, chiesa S.Maria della Purità, nella bella piazza centrale, sorge un’antichissima monumentale fontana di marmo, il convento e la chiesa di Santa Maria delle Grazie, nella quale si conservano pregiate opere d’arte, e la chiesa dell’Annunziata.

Sanità

La città è sede del distretto sanitario 19 di Benevento con ben due sedi, e di una guardia medica che funziona per la città e per altri comuni della Valle Caudina.
Stemma e blasonatura

Stemma

Lo stemma del Comune è composto da uno “scudo” recante il disegno d’Ercole, rivestito di un lenzuolo che ricopre soltanto il suo basso ventre e con in mano una clava, accompagnato da un leone, con, sullo sfondo, un paesaggio composto da un albero di basso fusto, alla sua destra, e, alla sua sinistra, i resti di un’antica torre cilindrica di piccole dimensioni. Il cielo è azzurro, con una nuvoletta bianca sullo sfondo. Il fondo campo è verde. Questi ultimi due elementi richiamano i colori del Comune, che sono, appunto, l’azzurro e il verde. Sotto lo “scudo” vi è una striscia con la scritta: “Hercules alexicacos”.

Gonfalone

Il gonfalone del Comune è composto da un drappo di colore azzurro, recante lo stemma, come sopra descritto, con le seguenti aggiunzioni: nella parte superiore, al centro, in caratteri grandi cubitali, colore oro la scritta “Città ” e al secondo rigo “di” (sempre in posizione centrale). Segue al rigo successivo una grossa corona formata di mattoni, sempre color oro e posta in posizione centrale, subito sotto la corona è posto lo stemma e sotto la sua scritta “Hercules alexicacos” una corona d’alloro in colore oro. Al di sotto della corona d’alloro, con le stesse caratteristiche della scritta del primo e secondo rigo, vi è la scritta “Montesarchio”.

Curiosità

  • Via Annunziata Vecchia (strada che fa parte della “variante”) è chiamata così perché in quell’area si trovava appunto la vecchia chiesa dell’Annunziata, distrutta da un’alluvione.
  • La città possiede un grande stadio di calcio all’estrema periferia sud, denominato “A.Allegretto”, dove gioca l’ Associazione Calcio Montesarchio 1950, la prima squadra comunale, che vanta 1 campionato di quarta serie e oltre 20 campionati disputati nel massimo torneo regionale.

Progetti

L’amministrazione comunale della città partecipa a molti progetti ed uno di quelli più significativi è stato quello del “Consiglio comunale junior” un progetto veramente significativo che ha visto protagonisti i ragazzi. Infatti quest’ultimi hanno condotto una vera campagna elettorale facendosi appunto votare dai loro coetanei che votandoli gli hanno dato la possibilità di rappresentarli dinanzi al Consiglio comunale degli adulti esprimendo in questo modo le loro idee.

L’amministrazione partecipa a progetti di ecosostenibilità come: la raccolta differenziata; la giornata italiana della bicicletta, mille tetti in fotovoltaico.

[Fonte: Wikipedia]